martedì 14 gennaio 2014

Oklahoma: divieto incostituzionale ai matrimoni gay, subito sospensione

Il giudice federale Terence KERN ha deciso nel caso Bishop v. USA che il divieto ai matrimoni gay è incostituzionale. Diversamente da quanto è successo nello Utah, il giudice KERN ha preferito porre lo stay sul dispositivo della sentenza. La governatrice repubblicana, Mary Fallin, ha risposto che si trova in disappunto con la decisione del giudice KERN e che "la volontà del popolo sia stata nuovamente ignorata dallo stato federale". Il distretto federale dell'Oklahoma si trova come quello dello Utah all'interno del 10° Circuito degli Appelli, rendendo così la Corte d'Appello di Denver abbastanza impegnata per quest'anno.

La conclusione del giudice KERN è che l'emendamento costituzionale, adottato dal 75% dei votanti nel 2004, 

"esclude la coppia Bishop, e le altre coppie dello stesso sesso, da questo privilegio (matrimonio) senza una sufficiente ragione legale."

Questo è un passaggio della sentenza:

L'argomento finale della difesa è che "per votanti dell'Oklahoma una fondamentale ridefinizione del matrimonio potrebbe avere un grave e negativo impatto su tutta l'istituzione" ... Comunque, il matrimonio civile in Oklahoma non è un'istituzione che richiede requisiti "morali" ad ogni gruppo di cittadini.. La difesa non chiede ad una coppia se loro intendano essere fedele l'un l'altro, se intendano procreare, o se un giorno vogliano considerare il divorzio e quindi lasciare il proprio bambino crescere in una famiglia monoparentale. Con tutto il ripsetto delle licenze matrimoniali, lo Stato ha già aperto le porte della corte alle coppie di sesso diverso prive di qualsivoglia requisito morale, procreativo, parentale o di fedeltà. L'esclusione di una sola classe di cittadini dal ricevere le licenze matrimoniali, basata su una  percepita "minaccia", che loror pongono all'instituzione maritale, è, infine, un'arbitraria esclusione basata sul disapprovo morale di una classe definita da parte della maggioranza.

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