sabato 15 marzo 2014

Omogenitorialità: Regnerus e Marks

Con questo post comincio a trattare un tema molto delicato per le persone LGBT: le nostre famiglie. 

Partirò dallo studio di Mark Regnerus che ha lasciato dietro di sè un mare di polemiche non tanto per i risultati ottenuti, ma quanto  - come vedremo - per il metodo impiegato nella sua ricerca.

Sarà un viaggio lungo e in continuo aggiornamento e non essendo esperto in questa materia, non potrò disssertare su questo tema; potrò solo riportare le conclusioni - e nel caso di Regnerus obiezioni - dei ricercatori che in questi quarant'anni hanno contribuito alla scoperta di questo fenomeno poco conosciuto.

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Iniziamo con Regnerus e Marks. 


Nel numero di luglio  2012 (Volume 41, Issue 4) della rivista scientifica Social Science Research venivano presentati due scritti uno del sociologo Mark Regnerus e uno di Loren Marks, un altro sociologo. Questi due scritti - soprattutto il primo - rimettevano in discussione il benessere dei bambini nelle famiglie LGBT. Come vedremo, lo scritto di Regnerus non trattava in alcun modo di questo tema, mentre quello di Marks rivolgeva una critica agli studi condotti dalla prestigiosa APA (American Psychological Association).

Ma chi sono Regnerus e Marks?
Mark Regnerus
Una cosa l'ho già detta: sono due sociologi. Precisiamo. Mark Regnerus è professore di sociologia all' Università del Texas ad Austin ed è un esperto di comportamento sessuale, religione e famiglia e in questi settori ha scritto più di 30 libri, scritti o articoli (il suo CV). 

Loren Marks
Loren Marks è invece professore all'Università della Louisiana e ha insegnato 'Family Dinamics' nell'anno accademico 2012/2013. Pure lui è un esperto in religione e famiglia (il suo CV).


Questo post termina qua. Nei miei prossimi articoli tratterò in modo più approfondito del polverone che gli scritti di Regnerus e di Marks hanno sollevato. Vi svelo che inizierò da Regnerus.

P.S.: Loren Marks, come avete notato è un maschio. Avvenire, Scienza & Vita e Tempi, invece, sostengono che sia una donna. 

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